La gestione delle vie aeree è definita come qualsiasi intervento che utilizzi una tecnica, una manovra o un dispositivo per mantenerne la pervietà. Comprende la valutazione, la pianificazione e l’applicazione di procedure e azioni necessarie per mantenere un grado sufficiente di ossigenazione o di supportare la ventilazione di un individuo. Il NAP4 (the study of major complications of airway management in the U.K.) (Cook et al., 2011) ci ha dimostrato inequivocabilmente che la principale causa di incidenti legata alla gestione delle vie aeree è rappresentata dal fattore umano: tra questi mi sento di porre l’attenzione sull’assenza di strategia e sui difetti di comunicazione. Gli incidenti non sono sempre legati a un dispositivo mancante, piuttosto all'uso improprio dei dispositivi disponibili o al posizionamento errato di un paziente in un ambiente di strategia di gestione delle vie aeree spesso mancante.
La scorrettezza di impiego del dispositivo rimane sempre presente nella casistica, ma con incidenza più bassa. Lo studio ci indica la strada della consapevolezza sempre più diffusa sul fatto che nessun device rappresenti la soluzione di un problema, se quel problema non è parte di una valutazione strategica condivisa e se quel device non è collocato all’interno di un preciso percorso decisionale.