L’alterazione delle capacità cognitive in un anziano, da moderata a grave, sia acuta (delirium) che cronica, richiede un accurato accertamento e un’accurata valutazione alla quale collaborano tutti gli operatori implicati nelle cure. Il personale di cura che collabora con l’infermiere si trova a stretto contatto quotidiano con l’utenza e, quando formato, può rendersi maggiormente conto dei cambiamenti delle facoltà intellettive, delle reazioni emotive o dei comportamenti negli anziani che cura. Per avere un indice generale dello stato cognitivo complessivo delle persone anziane si valutano ad esempio la capacità di pensiero, le abilità di calcolo, la memoria, la capacità di giudizio e quella di risolvere problemi. Per una valutazione corretta della situazione vanno inoltre tenuti presenti i fenomeni che riguardano l’intelligenza generale e i meccanismi compensativi dell’anziano, i processi d’apprendimento e i tempi di reazione dell’anziano. Il corso proposto ha come finalità quello di chiarire che cosa si intende per cognizione e i suoi deficit (confusione mentale acuta e cronica) e di fornire strumenti utili a focalizzare l’attenzione su segnali, anche precoci, del deficit cognitivo.