Un'ora parliamo di ... Apatia giovanile. Cos'è e come combatterla

Un'ora parliamo di... è un ciclo di incontri gratuiti organizzati con il sostegno del Dipartimento della Sanità e della Socialità del Cantone Ticino che nasce dall'idea di affrontare i temi forti legati alla famiglia e all'educazione dei figli in modo puntuale e concreto. Tutto si sviluppa, si articola e si conclude in un'ora per dare la possibilità a più genitori possibili di partecipare, sicuri di staccarsi da casa e dagli impegni quotidiani per un tempo limitato, ma pieno di riflessioni, suggerimenti e opportunità di crescita in famiglia.

Date

Mercoledì 22.11.2023

Orario

20.00 - 21.00

Durata

1 ora

Tassa di iscrizione

Gratuito

Contenuti

Negli ultimi anni assistiamo a un fenomeno di uscita dei giovani dalla famiglia d’origine sempre più tardi. Per raggiungere l’indipendenza è indispensabile separarsi, fisicamente ed emotivamente, dai propri genitori e dall'infanzia. Vedremo come l’apatia nei ragazzi, questo sentimento di fuga dalla realtà concreta, è una strategia per difendersi da un mondo interno difficile da gestire, per cui vale la pena soffermarsi a riflettere su quali alternative possiamo offrire.

Nella fase adolescenziale ogni occasione è valida per loro per segnare la separazione dal mondo degli adulti: atteggiamenti scontrosi, mancata collaborazione, opposizione. Gli ideali di realizzazione sono molto elevati e possono facilmente crollare, generando delusioni che gli adolescenti mostrano di non sapere tollerare. La loro scarsa tolleranza alla frustrazione e la vergogna che a volte provano per se stessi e per il loro corpo, in seguito alla constatazione di non essere abbastanza popolare tra i pari, può portarli a mettere in atto strategie potenzialmente rischiose per il loro sviluppo. Questo sembra il motivo per il quale il ritiro sociale oggi è ritenuto essere la forma di disagio più rappresentativa del periodo adolescenziale. L’autoreclusione tra le mura della propria stanza è un’immersione nella realtà virtuale della rete.

Si affronterà l’importanza del linguaggio, dell’uso delle parole, di come queste veicolino messaggi che etichettano in categorie riduttive di “giusto e sbagliato”, il valore della diversità che gli adulti devono trasmettere ai ragazzi facendoli sentire accettati e quindi amati per ciò che sono, esseri impregnate di risorse da rispettare e valorizzare.

Obiettivi
  • Definire il concetto di apatia giovanile
  • Differenziare le situazioni fisiologiche da quelle più problematiche
  • Riflettere su strategie comunicative adeguate con i ragazzi, per aiutarli a superare questa fase
  • Favorire un riconoscimento delle risorse dei giovani e capire come entrare nel loro mondo
Destinatari

Aperto a tutti